Ormisda, Vienna, van Ghelen, 1721

 ORMISDA
 
    Dramma per musica da rappresentarsi nella cesarea corte per il nome gloriosissimo della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Carlo VI, imperadore de’ Romani sempre augusto, per comando della sacra, cesarea e cattolica real maestà di Elisabetta Cristina, imperadrice regnante, l’anno MDCCXXI.
    La poesia è del signor Apostolo Zeno, poeta ed istorico di sua maestà cesarea e cattolica. La musica è del signor Antonio Caldara, vicemaestro di cappella di sua maestà cesarea e cattolica.
    Vienna d’Austria, appresso Giovanni Pietro van Ghelen, stampatore di corte di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 ARGOMENTO
 
    Nel dramma passato si son fatti vedere i buoni effetti dell’amicizia. In questo si è proccurato di por sotto gli occhi i cattivi effetti dell’odio. L’argomento n’è stato somministrato dalla real casa di Ormisda re di Persia, principe che sarebbe stato meno infelice, se avesse saputo essere miglior padre. Indotto egli dall’amore e dalle lusinghe della seconda sua moglie, che qui vien chiamata Palmira, si risolvette di portare al trono, anche sua vita durante, il suo secondo figliuolo, cui si dà il nome di Arsace, ad esclusione di Cosroe, suo primogenito ma natogli dal primo letto. Cosroe per sé stesso d’animo fiero, e vie più in tale occasione dai diritti della sua nascita e dal favor delle leggi sostenuto e assistito, non seppe sofferire una sì fatta ingiustizia. Col mezzo adunque de’ suoi partigiani riuscì ad esso lui di avere in sua mano il padre, la matrigna e ’l fratello e d’impossessarsi della corona. I buoni trattamenti, usati da lui nel cominciamento del regno e poscia per qualche tempo verso del padre, han dato sufficiente motivo per chiudere il dramma diversamente da quello che nella storia si legge. Teofane, Zonara ed altri parlano di questo fatto, per chi desidera d’esserne più diffusamente instruito. Gli amori generosi di Artenice, i raggiri di Mitrane e i tradimenti di Erismeno servono a maggior viluppo della favola che senza essi non si sarebbe potuta condurre al fine che se le è dato.
 
 ATTORI
 
 ORMISDA re di Persia
 PALMIRA sua seconda moglie
 ARSACE loro figliuolo, amante di Artenice
 COSROE figliuolo di Ormisda e d’altra sua prima moglie, amante anch’esso di Artenice
 ARTENICE regina di Armenia, amante di Arsace
 MITRANE satrapo persiano e capo dell’ambasciata armena, confidente di Cosroe
 ERISMENO altro satrapo persiano, confidente di Palmira
 
    L’azione si rappresenta in Tauri, città capitale della Persia.
 
 COMPARSE
 
    Di satrapi e nobili persiani con Ormisda, di sciti con Palmira, di medi con Arsace, di soldati persiani con Cosroe, di armeni con Artenice, di paggi persiani con Palmira, di paggi armeni con Artenice.
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo; piazza reale apparata di ricchi drappi alla persiana, con due troni uno rincontro all’altro; galleria per cui si passa nel serraglio reale; giardino con parco reale.
    Nell’atto secondo: spelonca di Mitra col simulacro di quella deità e grand’ara con fuoco ardente avanti di lui; bipartita di portici, sostenuta da doppio ordine di colonnati che introducono ai bagni reali.
    Nell’atto terzo: sala rappresentante le raggia di Marte; prigione; campagna con colline deliziose e a piè d’esse l’attendamento dell’esercito persiano, veduta della città con ponte di marmo dinanzi alla maggior porta.
    Il tutto rara invenzione del signor Giuseppe Galli Bibiena, secondo ingegnere teatrale di sua maestà cesarea e cattolica.
 
 BALLI
 
    Nel principio dell’atto secondo: ballo di ministri di Mitra.
    Nel fine dell’atto secondo: ballo di persiani e d’altri orientali usciti dei bagni.
    Nel fine dell’atto terzo: ballo di capitani e soldati persiani.
    Il primo e ’l terzo ballo furono vagamente concertati dal signor Alessandro Philebois, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica. Il secondo ballo fu altresì vagamente concertato dal signor Pietro Simone Levassori de la Motta, maestro di ballo di sua maestà cesarea e cattolica, con l’arie per li detti balli del signor Nicola Matteis, direttore della musica instrumentale di sua maestà cesarea e cattolica.